Buon pomeriggio, volevo porgere una domanda agli esperti di legge (ma anche a chi dovesse aver avuto una simile esperienza). Ho avviato le pratiche per la cessazione del contratto di affitto con il mio inquilino moroso, inviandogli la lettera di disdetta 8 mesi prima della data del possibile rinnovo contrattuale. L'affittuario si è rifiutato di liberare l'immobile e sono stato costretto a rivolgermi ad avvocato e giudice. Premetto che ho avviato la procedura specificando che i motivi erano sia per la sua morosità ed, in aggiunta, per un possibile bisogno di mio figlio dell'immobile. Ieri è stata fatta la seconda udienza (alla prima l'affittuario non si era presentato) ed anche questa volta l'affittuario non si è presentato. Il giudice, prima di ritirarsi per il verdetto mi ha lanciato una frecciata, dicendomi all'incirca: "Ho già visto cause di questo genere, richieste di sfratto per morosità e per necessità del figlio. Sappia che è anche successo che il padrone di casa abbia dovuto rimborsare l'inquilino sfrattato fino a 24 mensilità nel caso in cui si accerti che il figlio non ha preso uso dell'immobile" La domanda quindi è: è realmente possibile che avvengano dei controlli, sul reale utilizzo da parte di mio figlio dell'immobile? Perchè io sono quasi certo di trovarlo inutilizzabile per i danni che l'affittuario mi lascerà. Oppure dimostrando l'inutilizzabilità dell'immobile posso evitare il possibile rimborso?
Domandato da:
Ade
Da 6 anni
Categoria: Tutte
Risposte (3)
Romano è stato il primo a rispondere Romano è stata eletta la miglior risposta
Avv. Leonardo Lastru
professionista
Buongiorno, è quanto la legge prevede, come il suo legale le avrà spiegato. sono certo che il Collega le avrà anche dato i migliori consigli per evitare che questo accada. cordiali saluti
Ciao Ade! Non so che dire dei consigli del tuo legale, oppure delle tue necessità. Lo sfratto per morosità può diventare un calvario per il proprietario se si trova di fronte un inquilino "furbo". Quindi mettere nella bilancia il bisogno di tuo figlio rappresenta una sicurezza che taglia la testa ad ogni furbata dell'inquilino. Il rovescio della medaglia non sembra ti era stato detto dal tuo legale. Se dunque il bisgno del figlio è fondato, allora nessun problema. Ma se, come sembra, è una scusa per rendere più sicuro lo sfratto, allora quello che ti risponde Romano è vero. Da ultimo desidero dire che nessuno può mai essere certo della bontà del proprio inquilino, però una attenta selezione può ridurre anche notevolmente questo rischio. Inoltre, situazioni di morosità possono accadere (specialmente di qiuesti tempi). Se si trascurano oppure si affrontano in modo da provocare cattive reazioni da parte dell'inquilino, allora vedo davvero poche/nessuna soluzione. Ricorda, la guerra è sempre e davvero l'ultima ratio!
Buongiorno, è la motivazione per la quale hai chiesto al giudice unico di pronunciare la sentenza di sfratto in tuo favore. Ottenuta questa, qualora il tuo inquilino riscontra che la motivazione di sfatto non è supportata dalla realtà dei fatti (hai affittato magari ad altra persona), impugna entro un anno dalla sua scoperta, ricorre al giudice e passi dalla parte del torto con rimborso di 24 mensilità al tuo ex inquilino......
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