Ciao Amelia il problema che poni è più che fondato infatti molti comuni a livello nazionale richiedono quando si fitta un immobile ad extracomunitari un certificato di idoneità abitativa o alloggiativa, con il quale si certifica che l'appartamento è idoneo ad ospitare una famiglia di un determinato numero di persone in base al Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975 che stabilisce una superficie utile di almeno 14 mq ad abitante per i primi 4 abitanti e 10 per i successivi, e un numero ideo di camere da letto, in parole semplici in casa tua possono vivere massimo 4 persone. Il mancato rispetto di queste norme può creare problemi anche con il permesso di soggiorno. Quindi in termini di legge sei già tutelata. 

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Penso che quello che tu desidereresti mettere nero su bianco su un contratto di affitto, resti solo un tuo desiderio, in quanto la legge non lo consente. Quando una persona affitta un appartamento, finché lo tiene locato è come se ne fosse il proprietario, e di conseguenza lo gestisce come meglio crede. L' unica clausola che ti è consentita è quella di evitare il sub affitto del' appartamento, o parte di esso a terze persone. Nel caso da te menzionato il fratello non rientra tra le terze persone, trattandosi di un famigliare. Sinceramente in questi casi io ci penserei 2 volte prima di affittarlo. Ciao.