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Salve,
vorrei recedere da un "Contratto di locazione parziale ad uso abitativo di natura transitoria per motivi di lavoro". Il recesso, come da clasusola contrattuale, è stabilito con preavviso di 3 mesi.
Ho la necessità, per gravi motivi, di lasciare l'immobile con un preavviso minore, pari a 1 mese.
Vorrei "usare" le seguenti leve per far ragionare il proprietario:
1) il contratto -durata 12 mesi- ha ad oggetto la transitorietà del rapporto per finalità di lavoro. In realtà il contratto viene rinnovato (mediante nuova registrazione) di anno in anno già da 3 anni. Inoltre, non sono mai state allegati documenti che attestino il motivo del contratto.
2) il contratto è stato stipulato per la locazione di una sola stanza dell' immobile, il canone che pago è per l'intero immobile.
3) il contratto di natura transitoria NON prevede un canone come da accordo territoriale per il comune di Roma.
4) l'immobile ha bisogno di interventi di natura straordinaria mai eseguiti.
... e aggiungo le spese come preventivato da un idraulico che fu il proprietario a mandare dopo mie solleciti per mettere apposto l'impianto (perdite d'aqua e adeguamento di scarichi, per lavori promessi e mai effettuati) sono stimate in 2.000€. L'impianto elettrico ha gravi problemi (in un anno due modem andati in fumo + una presa che è andata a fuoco), il frigoririfo da sostituire perchè poveraccio avrà 20 anni e fa condensa... ditemi un po' voi chi è l'opportunista!
Non si tratta di essere opportunisti o meno. Per tre anni si è trattato di un rapporto dal quale entrambi le parti hanno tratto vantaggio... più il proprietario che io! Il canone è alto e non cordato come previsto dalla normativa (+400€) per la zona specifica e l'immobile cade a pezzi. Alcuni interventi di natura straodinaria sono stati eseguiti a mie spese. Non cerco rogne e non voglio darne. La transazione proposta mi pare più che soddisfacente, ti lascio 1000€ di cauzione che manco voglio indietro come fastidio per averlo lasciato prima!
Vero che è di natura transitoria, ma il preavviso va rispettato se si vuole lasciare l'immobile, è nel contratto! Altrimenti che contratto sarebbe?
I 3 mesi vanno pagati comunque.
Non occorrono documenti particolari per dimostrare la transitorietà e non va allegato proprio nulla!
Già gli inquilini hanno il vantaggio di recidere in anticipo lasciando la rogna al proprietario di trovarne un altro, poi si vuole pure non rispettare il contratto di breve durata? I proprietari non possono recidere normalmente il contratto come fanno gli inqulini e non riescono neppure a sfrattare...
Inoltre, essendo di natura transitoria non può cedere a terzi il contratto per la continuazione. Il vantaggio appunto sono preavvisi più brevi di 6 mesi proprio per la transitorietà. Se lei avrebbe voluto solo 1 mese di preavviso non credo il proprietario avrebbe accettato per la stessa cifra mensile.
Tutti i punti da lei indicati come "leva" sono nulli in quanto la casa e il contratto sono già stati accettati nella loro interezza e con quelle condizioni dal momento della firma e consegna del contratto al proprietario.
per tre anni ti è andato bene. conclusioni: sei un opportinista e cerchi rogne!
