Essendo la sua prima esperienza di vita in un appartamento in affitto a Ravenna in un condominio, mi sembra molto responsabile da parte sua voler comprendere un tema tanto importante quanto quello del bilancio condominiale. Esso rappresenta una fotografia della situazione patrimoniale del condominio, quindi vedrà riflesse le entrate e le uscite, quest’ultime rappresentate dalle spese via via sostenute.

Ma di chi è il compito di redigere il bilancio? Certo non dei condomini, bensì dell’amministratore del condominio. I condomini intervengono nella seconda fase, ovvero quando dovranno approvarlo, riuniti in assemblea. Nel caso l’assemblea trovasse delle incongruenze o riscontrasse degli errori nella gestione dell’amministratore, può respingere il bilancio.

Il bilancio può essere redatto secondo il principio della cassa, ovvero sul vero flusso di entrate (incassi) e uscite (esborsi), oppure può essere seguito un criterio di competenza, dove vengono indicati tutti i movimenti anche se non effettivamente realizzati.

Al bilancio consuntivo è allegata una tabella con l’indicazione dei millesimi ovvero le quote di proprietà in base alle quali si dovranno pagare le spese condominiali. Tale allegato è detto “piano di riparto”.

Questo per quanto riguarda il bilancio “consuntivo”, che serve a riassumere la gestione annuale. Invece esiste anche un bilancio “preventivo”, che l’amministratore presenta a inizio anno. Una sorta di panoramica su come e quanto si pensa di spendere e di percepire. Anche questo bilancio deve essere discusso e approvato dall’assemblea e servirà per i paragoni sull’effettivo operato dell’amministratore del condominio, una volta presentato anche il bilancio consuntivo a fine anno.