L'inquilino può recedere dal contratto , in qualsiasi momento che esso lo voglia, la cosa importante , che rispetti i mesi di disdetta previsti dal contratto stesso, che : come lei ha detto ha eseguito correttamente, quindi l'inquilino in questi casi è solo obbligato al pagamento dei 4 mesi che ha abitato + i 2 mesi ,che lui ci abiti oppure no. Detto questo entro i 15 giorni successivi alla risoluzione del contratto deve restituire la caparra, salvo!! che l'inquilino abbia assolto a tutti gli obblighi connessi alla conduzione dell'immobile ,come: i pagamenti delle utenze, costi condominiali, e la corretta tenuta senza danni all'immobile, per i mesi di pertinenza, compreso il costo dell' F 23 all'agenzia delle entrate a conferma della recessione del contratto, se tutto è andato regolare, può restituirgli il Deposito Cauzionale , che solitamente viene dichiarato fin dal contratto, "infruttifero" 

L'inquilino può recedere in qualsiasi momento dal contratto anche se di lunga durata,purchè invii al proprietario disdetta per raccomandata A.R. rispettando i tempi previsti nel , contratto.Dovrà comunque corrispondere i canoni fino al termine e raggiunto questo avrà diritto alla restituzione del deposito cauzionale per intero, salvo eventuali danni provocati all'interno dell'immobile fino ad allora occupato o di eventuali spese accessorie non pagate(es.quote condominiali nei confronti delle quali il locatore è obbligato in solido).

A me non risulta che il conduttore debba pagare tutte le mensilità che mancano alla scadenza naturale del contratto. Come proprietaria locatrice direi "Magari fosse così!!!". Mi è capitato più volte di ricevere disdette e gli avvocati dell'ASPPI (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari) non hanno mai parlato di questo obbligo!

Mi sembra invece strano che nel contratto siano previsti solo 2 mesi di preavviso, dato che di norma sono 6. Il conduttore deve pagare i mesi di preavviso fino a quando non rilascia l'appartamento e il deposito cauzionale va restituito con gli interessi legali maturati solo se l'appartamento non ha subito danni. 

In ogni caso anche se la raccomandata è datata 10 del mese, il mese da pagare va calcolato per intero. 

Anche se il contratto d'affitto è a lungo periodo prevede comunque che possa essere disdetto con un preavviso definito nel contratto stesso. La cauzione viene rimborsata al momento della restituzione delle chiavi previa verifica da parte del locatore che non ci siano danni e/o altre spese da sostenere dopo che l'inquilino avrà lasciato l'appartamento, nel caso la quota corrispondente viene trattenuta. Normalmente però succede che l'affittuario non corrisponda l'affitto degli ultimi mesi di locazione in base a quanti ne ha versati a titolo di anticipo ed eventualmente versa le somme a copertura di bollette ecc.

Greazie della risposta,

quindi mi sta dicendo che deve pagare 3,5 anni di affitto? la prima scadenza naturale è a 4 anni dalla stipula. Mi sembra strano.

Nel contratto c'è scritto che può recedere con 2 mesi di preavviso, senza menzionare la scadenza naturale per gli affitti e cauzione.

Il deposito cauzionale va sempre restituito con gli interessi nel frattempo maturati secondo il dato ISTAT. La rescissione anticipata del contratto di affitto, salvo diversi accordi tra le parti, la parte che rescinde il contratto, in questo caso il conduttore, ti deve versare tutte le mensilità che mancano alla scadenza naturale del contratto di locazione.