Buonasera, il primo anno di affitto (2012-2013) nella casa in cui abitavo prima il proprietario aveva regolarmente stipulato e registrato un contratto di locazione. trascorso l'anno ed accortosi che le tasse da sostenere erano per lui eccessive, mi ha proposto di rescindere il contratto (ma di continuare a pagarlo). nel 2015, dovendo spostare la residenza nella città in cui abitavo, gli ho chiesto di stipulare un nuovo contratto. Lui, vigile urbano della città in cui vivo, mi ha proposto un contratto di comodato d'uso gratuito, ha comunque sempre preteso il canone di affitto mensile. Ora ho finalmente comprato casa e mi sono trasferita. l'ex proprietario si è messo a ristrutturare la casa in cui abitavo prima, aprendo pratica di ristrutturazione edilizia. A distanza di 2 mesi dal mio trasferimento è venuto a chiedermi di "contribuire" alle spese di tinteggiatura asserendo che toccava al comodante lasciare la casa nello stato in cui l'aveva trovata. Sinceramente quella del proprietario mi sembra una pretesa un po' azzardata, ed io non ho nessuna intenzione di pagare neanche un euro. Mi è venuta però voglia di andarlo a denunciare: 1) per tutti questi mesi di affitto in nero 2) per aver abusato della sua posizione di vigile urbano inducendomi a pagare anche se non gli era dovuto Cosa potrei rischiare se lo vado a denunciare alla Guardia di Finanza o all'Agenzia delle Entrate? A quanto ammonterebbe la sanzione? Come si potrebbe calcolare? Grazie in anticipo per i vostri commenti
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