[[ userName ]]
Modifica profilo
Inizia sessione

Al momento non verranno pubblicate nuove domande e risposte sulla Community, che resta accessibile soltanto come pagina di consultazioni.

Davide

inquilino/a

Come orientarmi per scegliere il quartiere e il contratto per mettere una casa in affitto ad Alba?

Vorrei una panoramica sui quartieri di Alba e sui contratti d’affitto: ho ereditato una somma che vorrei investire per comprare una casa da affittare e mi piacerebbe metterla in affitto ad Alba, ma non so come orientarmi. Cosa mi consigliate?

  • Domandato da: Davide
  • Da 10 anni
  • Categoria: Proprietari
Risposte (1)
Serena è stato il primo a rispondere
  • Serena

    proprietario/a

    Alba è una città che offre innumerevoli spunti per il mercato immobiliare, soprattutto per quanto riguarda il mercato delle locazioni. Una casa in affitto ad Alba può essere pensata in mille modi diversi grazie alla costante e variegata richiesta sia locale (residenziale e lavorativa) sia pendolare (università) sia turistica, data la fama internazionale legata al tartufo e alle manifestazioni legate a questo vero e proprio oro sotterraneo.

    Investire per comprare una casa da mettere in affitto ad Alba comporta alcune scelte, a partire dal budget che si ha a disposizione. Per un investimento più prestigioso ci si può orientare verso gli appartamenti disponibili nei palazzi storici del quartiere centrale della città. In questo modo si punterà soprattutto al turismo di fascia alta, alle locazioni di breve periodo e ad una utenza che cerca il pied-à-terre di rappresentanza.

    Con questa soluzione si avranno maggiori contatti con i possibili inquilini, un ricambio più frequente e di conseguenza un maggiore carico di lavoro per il proprietario. In compenso il canone è più alto e c’è la possibilità di rientrare in possesso dell’immobile in tempi sempre molto brevi.

    Invece, per un investimento che preveda meno dinamismo, una spesa iniziale anche di minore entità e un rientro economico più modesto, si può optare per gli affitti residenziali, privilegiando le frazioni un po’ più centrali, come Mussotto e Biglini, e non gli abitati periferici e discosti, come Madonna di Como e Sant’Elvio. Il vantaggio è in questo caso un minore impegno, data la lunga durata, e un minor carico di lavoro. È anche possibile in questo caso accedere ad agevolazioni fiscali in caso di contratto a canone concordato. La durata di un affitto residenziale va in questo caso da uno a 18 mesi (contratto transitorio) mesi, da 3 anni a 5 anni per il contratto concordato e da 4 anni a 8 anni per i contratto a canone libero.

    • Risposto da: Serena
    • Da 10 anni
Esperti piú attivi
  • Emilio60 - proprietario/a
    143 risposte

  • Luca - proprietario/a
    11 risposte

  • Miss Sunshine - proprietario/a
    10 risposte

  • Studio Legale Maggesi - professionista
    0 risposte