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Buongiorno, il mio inquilino lascerà, a fine mese, il mio bilocale affittato. Se ne andrà molto prima del termine del contratto (anche della prima scadenza), per motivi di lavoro. In seguito alla sua disdetta certificata, 6 mesi prima,
Vorrei gentilmente sapere:
- A chi spetta pagare al fisco la quota di 67 euro, per la recessione di questo contratto? A me o all'inquilino?
- Per il fisco, è sufficiente pagare (tramite bonifico) all'agenzia delle entrate questa quota, corrispondente al codice del contratto, o sono necessari altri documenti?
Grazie, e buona giornata!
Riguardo il fisco, la disdetta del contratto deve essere accettata, anche con comportamenti pacifici e indiscutibili, quindi direi che la lettera dell'inquilino e la ricevuta del pagamento dell'imposta per la risoluzione sono sufficienti. Per maggior sicurezza, le consiglio di comunicare al suo commercialista di riferimento l'avvenuta risoluzione (se non lo ha già fatto), fornendogli copia dei documenti citati, così da non pagare le tasse sui canoni non riscossi.
Cordialità
Grazie infinite!
E, per quanto riguarda la documentazione, è necessario possedere solo la lettera dell'inquilino in cui afferma di lasciare anticipatamente l'appartamento, e il modelo dell'agenzia delle entrate con l'avvenuto pagamento della quota.. o c'è bisogno di altri documenti che attestino la cessione del contratto?
Chiedo perchè ho svolto tutto telematicamente, senza rivolgermi agli sportelli dell'agenzia delle entrate,
Grazie!
Buongiorno,
La quota di 67 euro per la risoluzione contrattuale è a carico delle parti al 50%.
solitamente, nella prassi, paga i 67€ chi è causa della risoluzione anticipata. Nella risoluzione concordata, sempre in prassi, si paga al 50%.
cordiali Saluti