Ho affittato da poco a Roma, zona Casalbertone, un appartamento ad una famiglia di Bengalesi, che a distanza di pochi mesi ha cominciato a lamentare problemi di umidità e condensa all'interno dell'immobile. Premetto che quest'appartamento è stato ristrutturato circa 8 anni fa ed è stato sfitto per circa due anni, e per tutto il periodo (invernale) ha continuato a fruire del riscaldamento condominiale e non ha mai presentato problemi analoghi. Quindi ho pregato gli inquilini di osservare alcune accortezze (tipo areare abbondantemente tutti i locali) per arginare tale problema, probabilmente derivante dalla cucina, dalle docce, dai panni stesi all'interno e dalla scarza areazione dei locali. Oltre alla pericolosità delle muffe per la salute ed ai problemi che potrebbero interessare l'immobile, materialmente, la responsabilità è del proprietario o dell'inquilino? grazie.
Domandato da:
bruno
Da 8 anni
Categoria: Proprietari
Risposte (1)
Romano è stato il primo a rispondere Romano è stata eletta la miglior risposta
Romano
inquilino/a
Buongiorno, la muffa cresce anche solo col respiro delle persone se i muri della casa sono freddi. I muri sono freddi per vari motivi: costruzione senza coibentazione, riscaldamento insufficiente. Per legge non si possono superare i 20 gradi, e se questo immobile è di classe G o peggio, per non avere muffa bisognerebbe portare il termostato a 25 gradi circa.
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