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ho preso in affitto 2 anni fa una mansardina 3 piano in uno stabile di 5 altri appartamenti, ammobiliata con un contratto che recitava 500 e. al mese spese comprese, suddivise in 400 di affitto e 100 di spese a forfait.
mi viene solo successivamente chiesto di occuparmi a rotazione della pulizia e lavaggio scale e di pagare la luce delle scale e l'acqua condominiale.
ho quindi chiesto al proprietario un chiarimento, giungendo a comprendere che la voce "spese" era per lui da considerarsi fittizia ai fini di un -suo- risparmio fiscale.
a questo punto ho chiesto al proprietario di rivedere la voce "spese comprese", chiedendogli o un accordo tra le parti, quale alternativa per l'immediato futuro del mio pagamento delle cosiddette spese solo a piè di lista, chiedendo inoltre anche un accordo anche retroattivo sul medesimo tema, pena il mio ricorso alle autorità competenti.
che dite ? grazie attendo pareri illuminanti.
Ciao Walter,
sei nel pieno della ragione. Le spese condominiali - definite anche oneri accessori - devono essere rimborsate per l'esatto importo di competenza dell'appartamento, i millesimi appunto, che vengono ripartite nella tabella delle spese condominili. Quella è la cifra che devi pagare ne più ne meno.
La legge prevede due metodi di rimborso delle spese condominilai al proprietario:
1 - Rimborso forfettario - come da configurazione attuale del tuo contratto - con conguaglio a fine anno. La previsione del conguaglio finale è una prerogativa della clausola contrattuale apposta in contratto, obbligatoria per legge
2 - Rimborso delle spese condominiali sostenute dal proprietario, ovvero il proprietario paga le spese e tu hai 20 giorni di tempo per rimborsare l'importo. Ciò viene indicato da normativa.
Buona Giornata