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Priscilla

inquilino/a

Considerando che vivrò presto in affitto a Parma, vorrei avere delucidazioni in merito all'uso delle parti comuni.

Buon giorno, sto per trasferirmi per motivi lavorativi in affitto a Parma, precisamente in un appartamento nella zona centrale della città; visto e considerato che vivrò in un condominio dove ci sono evidentemente delle parti comuni, vorrei avere delle informazioni importanti in merito, così da potermi gestire nel migliore dei modi!

  • Domandato da: Priscilla
  • Da 10 anni
  • Categoria: Inquilini
Risposte (1)
Maria I. è stato il primo a rispondere
  • Maria I.

    proprietario/a

    Devo dire che l'argomento in riferimento al diritto d'uso delle parti comuni suscita sempre un grande interesse, specie per chi vive in affitto in condomini! Sicuramente se andrai a vivere in affitto a Parma, ti sarai chiesto come devi comportarti per essere preparato e non subire torti a riguardo!

    Eccoti dunque una serie di consigli e regole da seguire, che ti saranno certamente utili nella tua nuova casa.

    Vivendo in un appartamento che fa parte di un complesso condominiale oltre a avere la tua singola abitazione, hai allo stesso tempo le parti in comune a disposizione, e quindi tutti gli inquilini dell’edificio dovranno contribuire alla pulizia e al mantenimento di corridoi, tetto, ascensore, portone d’ingresso, scale, impianti per acqua, riscaldamento, energia elettrica, parcheggi riservati, portineria e così via.

    Il diritto d'uso delle parti comuni è regolato dalla norma dell’art. 1102, che stabilisce che ciascun inquilino ha il diritto di servirsi delle parti comuni, purchè non impedisca agli altri condomini di farne uso come è loro diritto e non ne modifichi la destinazione.

    Ricorda che ogni condominio può variare le cose comuni a sue spese, per apportare migliorie e altro, mentre non è possibile trasformare gli spazi comuni in modo da trasformarne la destinazione.

    Un amministratore di condominio verrà nominato quando gli abitanti del complesso sono più di 8 e resterà in carica un anno e sarà responsabile dei danni causati dalla sua negligenza  ma non può essere accusato di irresponsabilità in caso di danneggiamenti derivati dall’abuso degli inquilini degli spazi comuni.

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