Quella che era un’ottima arma contro gli affitti in nero è stata definitivamente “ghigliottinata” dalla Corte Costituzionale venerdì scorso. Con conseguente esultanza da parte dei proprietari di casa. Con una sentenza [1], infatti, che farà parlare a lungo per le implicazioni pratiche che potrebbe avere sulle locazioni ad uso abitativo, la Consulta ha cancellato definitivamente il diritto dell’inquilino di “denunciare” il locatore, andando a registrare (di propria iniziativa) il contratto di affitto “in nero” e, così, ottenere l’automatica conversione dello stesso in una locazione “4+4” a canone ridotto .

Questo quanto mi fu risposto andando a denunciare il mio contratto d'affitto !

Per l'inquilino non vi è alcuna sanzione ma solo benefici. Se riesce a dimostrare di avere pagato in nero ha diritto a rimanere nell'iimobile 4 anni +4 pagando un affitto calcolato sulla rendita catastale dell'immobile locato; sicuramente ben inferiore al canone di mercato. Se l'inquilino è un clandestino scatta anche il sequestro dell'immobile.

Per il proprietario lo aspetta un accertamento fiscale di 5 anni pregressi e le relative sanzioni; un calvario.

Una sola domanda: che le ha fatto di male il proprietario?

Buongiorno,

puoi farlo solo se puoi dimostrare di risiedere in questo appartamento con un certificato storico di residenza, rilasciato dal tuo comune, e portato al'apposito sportello istituito presso l' Agenzia delle Entrate, dicendo loro che hai sempre versato l' affitto in nero. Ma questo mi sa più di vendetta che per amore di giustizia....